Considerando la pretesa del nostro "benamato" presidente del consiglio di avere il potere quasi miracoloso di risolvere qualsiasi irrisolvibile questione, dai rifiuti di Napoli misteriosamente scomparsi alla rinascita di Alitalia, salvata col paracadute dei nostri risparmi, vorrei proporre a sua eccellenza illustrissima un viaggetto in Bolivia.
Sembrerebbe infatti che solo un intervento di Silvio potrà porre fine alla crisi boliviana..
Nella giornata di ieri si è infatti consumata l'ennesima disfatta di un dialogo che già in partenza appariva più che difficile ma questa volta,
leggendo le proposte del governo e le contromosse dell'opposizione, appare difficile capire le ragioni dei prefetti.
Morales ha infatti proposto misure che segnano una importante apertura verso l'autonomia dipartimentale assegnando alle province potestà legislativa non più subordinata al governo centrale, un'indipendenza giuridica che nel mondo hanno solo Brasile e Sudafrica. ovviamente sono state individuati dei rami di competenza esclusiva dello Stato nazionale ed altri di competenza diretta di municipalità e dipartimenti sui quali potranno liberamente legiferare e regolamentare. è stata inoltre individuata una terza autonomia, quella indigena, circoscritta alla terra appartenente alla comunità.
Anche per quanto riguarda l'IDH sono state fatte importanti aperture, come l'instituzione di un garante che stabilirà la percentuale dei dividendi che spettano a prefetture, municipi e dipartimenti.
Cossio, prefetto di Tarija e portavoce della CONALDE, ha rifiutato le proposte del governo sia per quanto riguarda l'autonomia, ponendo come base di dialogo l'autonomia piena (come a dire, o indipendenza o niente), sia sulla distribuzione dell'IDH.
A questo punto, visto il rifiuto dell'opposizione a ratificare la nuova Costituzione, questa dovrà seguire un lungo iter parlamentare prima di arrivare al definitivo referendum.
La strada è ancora lunga. Silvio pensaci tu..